Bologna città 30: perché l'abbiamo sostenuta?

 

Siamo felici di condividere con voi un importante riconoscimento.  BOLOGNA VINCE IL PREMIO UE MOBILITA' SOSTENIBILE! 2012-2025, dai T-days alla Città 30: il cambiamento continua.

 

Tredici anni dopo, il Comune di Bologna vince di nuovo il Premio della European Commission per la mobilità sostenibile, per la migliore SEM e misura permanente.

Dopo aver conquistato pochi mesi fa per la prima volta il Premio europeo per la sicurezza stradale urbana. E dopo che nel 2021 la campagna civica 30logna aveva ottenuto il riconoscimento europeo per la migliore 'mobility action' dal basso.

 

Ma perchè Cinnica è stata tra i primi promotori di Bologna Città 30 km orari ? Lo sapete già!

 

Sapete che ci impegniamo per la realizzazione di una città a misura di bambine/i e adolescenti perché siamo convinte che sia una città più vivibile e più bella per tutte e per tutti. 

Pensiamo che le persone in crescita, fin dalla più tenera età,  abbiano bisogno di cure ma anche di una graduale autonomia, di vivere in un ambiente che li aiuti a sentirsi cittadini di oggi e non di domani, ad essere riconosciuti come soggetti esperti nelle materie che a loro competono e su questo interpellati. Per questo vorremmo un ambiente più sicuro per favorire la loro graduale autonomia, più verde, più ludico, più accogliente ed inclusivo. 

 

Sapete che con questi intenti chiediamo a istituzioni e amministrazioni locali di collaborare per la realizzazione in tempi rapidi di una rigenerazione urbana e culturale della città e quindi sapete che i temi a noi cari sono in linea con quelli tipici di una Città a 30 km all’ora.

 

Non solo per la riduzione della velocità che è fondamentale perché salva la Vita delle persone ma anche perché il progetto comporta, e deve assolutamente cambiare lo spazio dove viviamo e prevedere la realizzazione di una mobilità sostenibile, inclusiva e autonoma.

 

Lo spazio pubblico spesso è sacrificato al traffico veicolare mentre in realtà costituisce lo scenario educativo dove tutti noi viviamo e i nostri figli crescono. 

E’ nello spazio urbano che essi imparano a rapportarsi con gli altri, a gestire o ad essere soverchiati  dal senso del pericolo; qui possono respirare a pieni polmoni oppure districarsi tra le auto e i gas di scarico; qui conoscono le gerarchie di chi si muove a piedi rispetto a chi si sposta con mezzi a motore e in tal modo assorbono esempi di buona educazione e rispetto degli altri, come gli esempi delle dimostrazioni contrarie; qui possono pensare di essere cittadini con il diritto di muoversi in autonomia oppure di non esserne in grado, se non sono scortati sempre da un adulto. 



Mettendo in sicurezza gli spazi, Città 30 ci deve aiutare a costruire una città più a misura delle persone, quindi più democratica, con spazi più accessibili e “giocabili” per tutti e per tutte, perchè il gioco fa bene a tutte le età ma soprattutto nelle persone in crescita svolge una funzione evolutiva, cioè aiuta a crescere bene.

 

Sono obiettivi importanti per la vita delle persone e per la vivibilità delle città, che richiedono una visione complessiva, lungimirante  e coerente nei provvedimenti.

Servono più controlli e soprattutto interventi fisici di moderazione del traffico in grado di dare più spazio alle persone, ai pedoni, a bambin*e ragazz*, in grado di costruire luoghi urbani dove vivere in sicurezza e socialità.

 

Città 30 è quindi davvero  un cambiamento culturale, che chiede ad ognuno di noi, nei diversi ruoli che ricopriamo, un pezzetto di responsabilità.

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