Proposta legge regionale per il diritto al gioco

 

Verso una Legge Regionale per il Diritto al Gioco in Emilia-Romagna

Cinnica, insieme a ALI per giocare. Associazione dei ludobus e delle ludoteche italiani, Lucertola ludens, a promozione della cultura ludica partecipata APS e LUnGi. Libera Università del Gioco APS sta lavorando ad una proposta di legge regionale per il diritto al gioco in Emilia-Romagna con l'obiettivo di garantire un impegno istituzionale concreto nella tutela e promozione del gioco come diritto fondamentale.

L'Articolo 31 della Convenzione sui Diritti dell’Infanzia (ONU, 1989) sancisce il diritto di ogni bambino al riposo, al tempo libero, al gioco e alla partecipazione alla vita culturale e artistica. Tuttavia, nella società contemporanea, anche nei paesi con un alto livello di benessere materiale come l'Italia, l'esercizio di questo diritto è spesso compromesso da squilibri nella disponibilità di spazi, tempi e opportunità ludiche.

Dati recenti evidenziano un preoccupante aumento di disturbi psicologici tra bambini e adolescenti, con un incremento dei ricoveri ospedalieri pediatrici per problemi legati alla salute mentale. Tra le cause, spicca la ridotta socialità nei contesti extra-scolastici, con la percentuale di adolescenti che non incontrano amici fuori dalla scuola passata dal 5,6% nel 2019 al 9,7% nel 2022. La mancanza di abitudine al gioco libero e spontaneo nei quartieri contribuisce a questo fenomeno, sottolineando la necessità di politiche che promuovano il gioco come strumento di crescita e benessere.

Il valore del gioco per la salute e lo sviluppo Numerose ricerche scientifiche confermano che la qualità e la quantità di attività ludiche influenzano significativamente lo sviluppo psicofisico dall’infanzia all’adolescenza. Promuovere il gioco attraverso interventi sociali ed educativi significa mantenere attivo l’individuo anche nelle età successive, favorendo stili di vita sani e prevenendo fenomeni come la ludopatia, che già in adolescenza mostra dati preoccupanti.

L'esigenza di una legge regionale Le nostre associazioni propongono agli Organi della Regione Emilia-Romagna di assumersi la responsabilità politica di garantire il diritto al gioco attraverso una legge regionale che:

Favorisca interventi strutturali e normativi per la creazione e la tutela di spazi ludici adeguati e accessibili.

Promuova la cultura del gioco attraverso iniziative educative e sociali, rivolte sia ai bambini che alle loro famiglie.

Implementi un sistema di monitoraggio e verifica dell’efficacia delle misure adottate.

Attualmente, la Regione Emilia-Romagna non dispone di una legge specifica sul diritto al gioco. Un riferimento normativo esistente è la Legge Regionale n. 14 del 2008, che affronta il tema del gioco in alcuni articoli, ma senza una trattazione organica. Al contrario, la Regione Friuli Venezia Giulia ha approvato nel 2017 la Legge Regionale n. 41 sul diritto al gioco, sebbene la sua applicazione sia stata ostacolata da cambiamenti politici.

Dal contrasto ai disturbi psichici alla promozione del gioco sano Finora, molte politiche regionali si sono concentrate sulla prevenzione della ludopatia, affrontandone le conseguenze patologiche. Tuttavia, è fondamentale intervenire anche alla radice del problema, promuovendo una cultura ludica diffusa e sana. Il gioco, se valorizzato e incentivato fin dall’infanzia, diventa una risorsa educativa e sociale, riducendo il rischio di derive patologiche.

Conclusioni Una legge regionale sul diritto al gioco rappresenterebbe un passo importante per l’Emilia-Romagna, garantendo spazi, tempi e modalità di gioco adeguati per tutti i bambini e adolescenti. Investire nel gioco significa investire nel benessere delle future generazioni, nella coesione sociale e nella qualità della vita.

 

L’Emilia-Romagna ha l’opportunità di diventare una regione all’avanguardia nella tutela del diritto al gioco, adottando misure concrete che rispondano ai bisogni emergenti della società e valorizzando il gioco come diritto fondamentale e pratica essenziale per la crescita e lo sviluppo armonioso delle nuove generazioni.

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